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L'Alternanza Scuola Lavoro

Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro trova puntuale riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Il ruolo dell’alternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio, attraverso il rafforzamento delle ore di formazione cosiddette 'on the job'. Le ore sono aumentate di 400 per quanto riguarda gli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali . Con queste nuove modalità di attivazione, le caratteristiche intrinseche dell’alternanza scuola lavoro delineate dalle norme in precedenza emanate cambiano radicalmente: 1 Legge 10 dicembre 2014, n. 183. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione quella metodologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta ad una domanda individuale di formazione da parte dell’allievo, ora si innesta all’interno del curricolo scolastico e diventa componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”. Per evidenziare la portata dei cambiamenti, è necessaria una “rilettura” organica delle norme sull’alternanza, che richiede una piena consapevolezza della propulsione innovativa che può efficacemente imprimere sulla didattica e sulla qualità della formazione dei nostri studenti. Questi nuovi strumenti formativi presentano caratteristiche proprie. In comune, le esperienze di stage, tirocinio e alternanza scuola lavoro hanno la concezione del luogo di lavoro come luogo di apprendimento. L’organizzazione/impresa/ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dell’aula e del laboratorio. Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo, quindi, si realizzano la socializzazione e la permeabilità tra i diversi ambienti, nonché gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona. L'esperienza di ciascun studente sarà soggetta a certificazione: saranno i consigli di classe ad attribuire i relativi crediti conseguiti attraverso le ore di formazione 'on the job' e l'intero percorso alternanza scuola-lavoro verrà valutato all'interno dell'esame di Stato. Con l’introduzione dei nuovi ordinamenti scolastici, assumono una particolare importanza le nuove metodologie che mettono in relazione le attività didattiche messe in atto dalla Scuola con il mondo del lavoro. Nelle classi degli Istituti professionali e Tecnici, si realizza l’alternanza- scuola lavoro. Come già collaudato nell’esperienza maturata nel corso degli Anni Scolastici precedenti, il Piano dell’Offerta Formativa per il corrente A.S. conferma la necessità di strutturare l’attività di Alternanza Scuola – Lavoro come una forma di apprendimento e di formazione di competenze oltre gli ambienti scolastici cui attribuire un elevato valore per l’avvicinamento degli allievi al mondo del lavoro e nel territorio. L’alternanza scuola-lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa del sistema dell’istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo. Attraverso la metodologia dell’alternanza, infatti, si permettono l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di 60 competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell’Offerta Formativa.



Dr. Giuseppina Terranova
Dirigente Scolastico

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